Addio a Jonah Lomu, la “montagna camminante”: tutti gli sportivi che sono diventati grandi nonostante un handicap fisico

A 40 anni se ne è andato Jonah Lomu, indubbiamente il più grande rugbista di tutti i tempi, leggenda e colonna portante degli All Blacks per tanti anni. L’unico avversario che è riuscito a fermare questa “montagna camminante” della Nuova Zelanda è stata una malattia ai reni, che lo ha costretto al ritiro nel 2002 ma che lo ha perseguitato per tutta la sua carriera. Leggendarie le sue sgroppate, con 3-4-5 avversari aggrappati a lui che non riuscivano a fermare quella forza della natura, un colosso di 118 chili e di 196 cm dotato di una velocità e di una forza assolutamente fuori dal comune. Tutto il mondo del rugby è in lutto, il gigante buono ha lasciato dietro di sé un vuoto difficilmente colmabile. Ma sono numerosi gli atleti che, nonostante un handicap fisico, sono riusciti comunque ad avere una carriera brillante. Un esempio lampante è stato Garrincha, l’angelo dalle gambe storte. Era affetto da lieve strabismo, una deformazione alla spina dorsale e una gamba più corta di 6 centimetri rispetto all’altra. Non avrebbe mai dovuto mettere piede su un campo di calcio, invece divenne uno degli esterni più forti che abbia mai indossato la maglia del Brasile. Alex Zanardi, a lungo pilota di Formula 1, perse le gambe in un gravissimo incidente di CART, ma reagì ritornando alle corse di auto.

 

Kanu ha convissuto per anni con un problema cardiaco, ma ha alzato numerosi trofei con le maglie di Ajax, Inter ed Arsenal. Pistorius a 11 mesi subì l’amputazione delle gambe per una grave malformazione, ma è riuscito a diventare un campione paralimpico anche se le vicende di cronaca ne hanno offuscato la popolarità. Federica Pellegrini è diventata una campionessa di nuoto nonostante l’asma, mentre Maradona è diventato il più forte di tutti benché l’infortunio subito alla caviglia ne aveva ridotto il 30% della mobilità.