Aumenta sempre di più il numero di done che si sottopongono alla
chirurgia della vagina. Insomma se al principio la
chirurgia estetica veniva richiesta per correggere dei difetti del viso, ad esempio il naso, gli zigomi o le labbra, col perfezionarsi delle tecniche operative ha iniziato a interessare anche glutei, seno gambe e riduzione della pancia. A quanto pare però l’ultima froniera della chirurgia palstica che si sta affermando negli ultimi anni riguarda la vagina. In America in tal senso, solo considerando il 2014 si è registrato un aumento del 49% di richieste riguardo questo intervento. Essenzalmente sono due le tipologie di intevento richiesto: la
vaginoplastica propriamente detta che serve a ridurre la vagina in genere dopo il parto o a causa della vecchiaia perché in entrambi i casi tende a diventare più grande. L’intevento in genere dura una ventina di minuti e viene effettuato in anestesia locale con sedazione. Inoltre viene spesso utilizzato anche un vasocostrittotre quale l’adreanalina che riduce le perdite ematiche consentendo al chirurgo una maggiore visibilità del campo operatorio. La labioplasty (Labioplastica) viene effettuata a mezzo laser ed ha l’obiettivo di modellare e rendere simmetriche le piccole labbra. Nell’operazione per raggiungere questo obiettivo trova impiego il laser fotocoagulante.
La dottoressa Jennifer Walden ha spiegato che sempre più donne ricorrono alla vaginoplastica: “Si tratta di una procedura in costante aumento in termini di popolarità. Tante donne assicurano di aver cambiato vita. Labbra allargate possono causare disagio quando le donne vestono abiti stretti, o durante il sesso“.