Marilyn Manson, al secolo Brian Warner, non è mai stato un tipo particolarmente tranquillo. Del resto, da uno che si presenta come l’Anticristo, non puoi aspettarti che vada in chiesa ogni domenica e passi il weekend a raccogliere le margherite. E così, per infiammare un suo concerto a Firenze, ha pensato bene di bruciare le bibbie dal palco da cui si stava esibendo. E lo ha fatto proprio alla vigilia dell’arrivo di papa Francesco a Firenze. Un messaggio? Forse sì, ma non di tipo satanico come si potrebbe facilmente pensare. Marilyn Manson è sempre stato un personaggio molto bravo a cavalcare l’onda della spettacolarità, dello scandalo, della provocazione senza se e senza ma. E allora che c’è di meglio che bruciare bibbie, in un’atmosfera gotica e simil-nazista nella culla del Rinascimento dove presto approderà il papa? Del resto anche il nome di Marilyn Manson non è stato scelto a caso. Deriva da Marilyn Monroe, la pin-up diventata una vera e propria icona del cinema, e Charles Manson, uno dei più feroci assassini che ha conosciuto la storia criminale.
Il massimo comun denominatore di Marilyn Monroe e Charles Manson è proprio la mediaticità dei due personaggi. Non sarà il primo né l’ultimo scandalo per Marilyn Manson, che ormai sembra non riuscire proprio più a stupire. Il vero “coup de theatre” sarebbe vedere Brian Warner convertirsi e diventare un bravo ragazzo.
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