La Procura di Milano ha avviato un’indagine per le morti e le malattie causate dalla presenza di amianto alla Scala, ritrovato nei locali e nel famoso lampadario del teatro milanese. Sono almeno 11 le persone indagate al momento, tra cui i 4 ex sindaci della città milanese Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Marco Formentini e Giampiero Borghini. Sotto inchiesta anche le posizioni di Carlo Fontana, sovrintendente dal 1990 al 2005, e Silvano Cova, direttore degli allestimenti tra il 1991 e il 1992. L’accusa è proprio quella di non aver rimosso dai locali l’amianto, che avrebbe provocato la morte di alcune persone, che si sono ammalate di mesotelioma pleurico, tra cui un falegname, alcuni operai ed il soprano Edith Martelli. Secondo la legge del 1992 il censimento dell’amianto all’interno del teatro spettava agli ex sindaci in qualità di presidenti del cda dell’ente Lirico Teatro alla Scala. Adesso toccherà agli ex sindaci e alle persone indagate chiarire la loro posizione in merito a queste accuse.
Fortunatamente i lavori per la rimozione dell’amianto dal Teatro della Scala sono stati eseguiti, quindi ora non c’è più pericolo per i lavoratori e per il pubblico. Se chi di dovere però fosse intervenuto prima, probabilmente si sarebbe evitato che qualcuno morisse o si ammalasse in modo grave.
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