Una società canadese, la Bee Vectoring Technology (Bvt), ha pensato bene di utilizzare le api allo scopo di diffondere una quantità di pesticidi mirata e controllata nelle colture al fine di evitarne il danneggiamento. In pratica per rendere possibile questo processo i ricercatori prevedono di inserire piccoli vassoi che contengono polvere di pesticidi innocui per gli insetti, all’interno degli alveari, di modo che le api e i bombi per uscire ne debbano venire in contatto. Le api quindi oltre a impollinare i fiori vi depositerebbero anche una quantità di pesticidi. Per la società canadese questo progetto, considerando che il 99% dei pesticidi spruzzati su piante e alberi finisce a terra, ne permetterebbe invece un uso più razionale. Tuttavia sono proprio le api che soffrono di avvelenamento a causa del’uso dei pesticidi che oltre a diminuirne il numero nelle colonie, in altri casi altera il sistema nervoso disturbando l’orientamento o portando ad un invecchiamento precoce. Questi insetti sono fondamentali per salvaguardare l’ecositema del pianeta.
In un articolo del 4 agosto 2014 vi abbiamo parlato di un progetto messo a punto dai ricercatori di Apidologia e Apicoltura del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa proprio per salvare le api. Potete leggerlo a questo link.
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