Attese sempre più estenuanti nei pronto socorso italiani. Tutto ciò a causa della mancaza dei posti letto e del sovraffollamento. Si calcola che l’attesa media in barella è di oltre 24 ore rispetto alla media di 6 ore in altri paesi europei. A lanciare l’allarme è Gian Alfonso Cibinel, presidente della SIMEU (Società Italiana di Medicina per Emergenze ed Urgenze). Di questo tema se ne parlerà anche al congresso “Il pronto soccorso e la folla” organizzato da Sime, che inizia oggi 5 novembre. Così si è espesso al riguardo Cibinel: “Medici e infermieri che operano nei Pronto Soccorso si vergognano che l’Italia scarichi su di loro la responsabilità di problemi sanitari e sociali che dovrebbero essere risolti altrove. Si vergognano di essere costretti a tenere in barella oltre 24 ore i pazienti, soprattutto quelli anziani, perché vi è una strutturale mancanza di posti letto all’interno dell’ospedale e si vergognano anche degli spazi tante volte non sufficienti a contenerli e di tecnologie di supporto che spesso funzionano male e non riescono a dare diagnosi tempestive”. D’altronde basti solo pensare che si verifica un accesso al pronto soccorso ogni secondo e in un anno gli accessi sono quasi 24 milioni, per cui in concomitanza di epidemie quali quella influenzale la situazione può diventare drammatica.
D’altro canto si prevede un inverno caldo in materia di sanità. Per il 16 dicembre i medici e le relative sigle sindacali hanno indetto uno sciopero per protestare contro il mancato finanziamento del Fondo sanitario nazionale.
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