Sarà capitato a ciascuno di noi quando una mosca o un altro insetto si posa sul nostro braccio di avvertire una sensazione di prurito. Ebbene questa sensazione di prurito risponde in realtà a un segnale di difesa da parte dell’organismo per arttirare la nostra attenzione e quindi permettere di difenderci. In particolare stando allo studio condotto dall’istituto californiano Salk questo prurito di tipo meccanico è differente da quello chimico che può derivare dalla puntura di un insetto, in quanto origina da un altro circuito nervoso. I ricercatori hanno osservato su alcuni topolini che questo circuito risulta formato da cellule neuroni dette intermediari che trasmettono le informazioni sensoriali della pelle grazie a una proteina messaggera chiamata at Npy, un neuropeptide già all’attenzione degli studiosi. Secondo i ricercarìtori, modificando quindi l’attività di queste neuroni si potrebbero aiutare le persone che soffrono di prurito cronico.
Inoltre lo studio che è stato pubblicato suìla rivista Science, potrebbe permettere di comprendere perché alcune persone che soffrono di prurito non traggono alcun giovamento dall’uso dei farmaci antistaminici e anche le patologie che causano condizioni di prurito cronico quali l’eczema o la neuropatia diabetica.
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