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Stop agli esperimenti sugli animali, la Lav finanzia due borse di studio

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Topi esperimenti
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Topi esperimenti

Gli animali spesso vengono usati come cavie da laboratorio per gli esperimenti. Da decenni è in corso un’aspra battaglia. Da una parte ci sono gli animalisti, che denunciano le crudeltà a cui sono sottoposti gli animali e anche l’inutilità, poiché sostengono che la loro reazione è diversa rispetto al corpo dell’uomo; dall’altra parte appunto gli scienziati ed i dottori, che invece ritengono necessario questo sacrificio in nome della medicina e della scienza. La Lav (Lega Antivivisezione) ha le idee chiare con chi schierarsi, per questo motivo ha devoluto 20.000 euro all’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova, con la finalità di finanziare due borse di studio e dire stop agli esperimenti sugli animali. In modo particolare il finanziamento è volto ad approfondire gli studi sulla ricerca cellulare Huvec e sull’analisi della formazione di nuovi vasi sanguigni (detti angiogenesi, che favoriscono il cancro) e delle funzioni delle cellule endoteliali. I soldi devoluti sono stati raccolti grazie alle donazioni spontanee dei cittadini, che hanno devoluto alla Lav il loro 5 x 1000. La biologa Michela Kuan, responsabile Lav settore Vivisezione, spiega: “Queste due borse di studio sono l’ennesima dimostrazione che non solo è possibile, ma è doveroso fare una ricerca senza vivisezione. 

 

Oggi, purtroppo molti animali vengono allevati e soppressi per fornire organi e tessuti su cui sperimentare. L’implementazione della disponibilità di colture umane permetterà una riduzione immediata del ricorso a quelle animali e l’ottimizzazione di protocolli di ricerca che non si basano su modelli innovativi ed etici innescando, anche, un cambiamento scientifico e culturale nell’approccio alla ricerca”.

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