L’ictus si verifica nel momento in cui l’afflusso di sangue al cervello si interrompe improvvisamente per chiusura o rottura di un’arteria. Nel primo caso, più frequente statisticamente, si parla di infarto cerebrale, nel secondo di emorragia cerebrale che può portare a morte in oltre il 50% dei casi. A predisporre all’attacco ischemico al cervello vi è l’ipertensione, per cui è necessario seguire una dieta variata ed equilibrata per evitatare i fattori che possono favorire l’insorgenza di questa patologia dall’esito spesso invalidante. Uno studio condotto presso il Georgetown University Medical Center (GUMC), dà speranza ai pazienti colpiti dall’ictus che hanno riportato la perdita della mobilità del braccio. La ricerca verrà presentata al meeting annuale della Society for Neuroscience in corso a Chicago. La nuova metodica è stata sperimentata su una trentina di pazienti ed ha dato risultati incoraggianti. La nuova tecnica di riabilitazione sperimentata dai ricercatori consiste nella stimolazione magnetica transcranica (Tms). Questa nuova tecnica è stata approvata dalla Fda (Agenzia americana per gli alimenti e i medicinali). In pratica i ricercatori hanno scoperto che con l’elettrostimolazione della zona sana del cervello non colpito dall’ictus è possibile un recupero dei pazienti che ne sono stati maggiormente compromessi.
L’elettrostimolazione ripetuta in pratica potrebbe costringere i neuroni sani a comandare i movimenti dell’arto che prima dell’evento ischemico ricadeva sotto la sfera dell’altro emisfero cerebrale. Si tratta di una prospettiva molto interessante per i pazienti colpiti da ictus, considerando che allo stato attuale, le teniche di riabilitazione non consentono sempre un recupero funzionale dell’arto colpito.
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