Questi rettili grazie alla presenza del gene Wnt capace di rigenerare i tessuti, riescono a farsi ricrescere la coda. Secondo i ricercatori, poiché anche nell’uomo è presente questo gene, agendo sulle cellule umane si potrebbe ottenere la produzione della proteina del gene Wnt. Per gli studiosi sarebbe quindi possibile riprogrammare le cellule adulte facendole regredire a uno stadio giovanile.
I ricercatori in particolare hanno osservato che dopo la perdita della coda il gene Wnt codifica una proteina che consente al rettile di riprodurre le cellule del tessuto mancante. Anche nei mammiferi è presente questo gene, la cui riattivazione potrebbe rivelarsi utile nell’ambito di molte applicazioni mediche.
Questa importante scoperta oltre al ringiovanimento delle cellule potrebbe aprire anche nuove prospettive per la cura di molte patologie, quali la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, lesioni al midollo spinale e infarto.