Un recente studio relativo agli effetti disastrosi che provocheranno nei prossimi decenni gli sconvolgimenti climatici è stato pubblicato sulla rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences). Tra i paesi maggiormente a rischio ci sono gli Stati Uniti, anche se la popolazione sembra credere poco agli scenari apocalittici che potrebbero provare gli sconvolgimenti climatici. Ma, secondo le parole di Benjamin Strauss, ricercatore di Climate Central e autore dello studio in questione, entro il 2100 sono ben 414 le città statunitensi che rischiano di sparire, molte delle quali sommerse dall’acqua. Tutto questo a causa delle emissioni dei gas climalternanti, che sconvolgono il normale funzionamento dell’ecosistema. Bisogna agire subito, ma secondo Strauss ci sono alcune città che hanno il destino segnato. Anche intervenendo adesso diverse città, tra cui Miami e New Orleans, finiranno sommerse nell’acqua. Per la precisione secondo i calcoli dello studioso il 98% della terra abitata di New Orleans finirà sott’acqua. E’ stata stilata una vera e propria classifica, che elenca le città e le zone degli Stati Uniti più a rischio.
La Florida ha il maggior numero di città a “rischio estinzione”, seguita a ruota da California, Louisiana e New York. L’unica cosa che resta da fare è ridurre notevolmente l’emissione di CO2, un argomento di cui i potenti del mondo dovranno assolutamente parlare alla Conferenza sul clima a Parigi in programma tra novembre e dicembre del 2015.
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