Alla base della sindrome sconosciuta che alla fine degli anni 70′ e nei primi anni 80′ si affacciava in America e che debilitava il sistema immunitario in maniera tale da renderlo aggredibile anche dal virus del raffreddore, vi era un virus appartenente alla categoria dei retrovirus. Per identificarlo ci vollero anni, ma alla fine a riuscirci furono nel 1983 Robert Gallo insieme all’illustre collega Luc Montaigner. Avevano scoperto il virus che causa l’immunodeficienza acquisita ovvero l’AIDS. Recentemente Gallo, che è direttore dell’Institute of Human Virology presso la University of Maryland di Baltimora, ed è riconosiuto come uno dei più valenti virologi in circolazione, ha dichiarato di aver sintetizzato un vaccino contro l’AIDS. La fase di sperimentazione coinvolgerà 60 pazienti volontari, ed avrà una durata di 12 mesi. Così ha comunicato l’evento lo stesso Gallo:”L’istituto ha appena avviato i trial clinici di fase 1 di un trattamento candidato a diventare vaccino anti hiv sviluppato da un’équipe di ricerca condotta da Robert Gallo, George Lewis, Anthony DeVico e Tim Fouts, ricercatore di Profectus Biosciences , spin-off che si occupa di hiv“. Ed ancora: “La nostra ricerca ha impiegato così tanti anni, quindici per la precisione, perché abbiamo voluto prima fare una serie estesa di test sulle scimmie“. Il vaccino ha richiesto un notevole finanziamento ben 23 milioni di dollari da parte dell’esercito Usa e dalla fondazione di Bill Gates e ben 15 anni di lavoro. Infine Gallo ha concluso così: “In seguito abbiamo dovuto lottare per i fondi-ha rivelato lo stesso direttore dell’istituto di Baltimora-negli ultimi anni però è arrivata la svolta. Grazie alla biologia molecolare, si è riusciti a scoperchiare pezzi del virus che vengono nascosti, e ad usarli come obiettivo”. Il vaccino serve la terapia da sola non sconfiggerà il virus”.
In effetti almeno ad oggi la maggior parte dei vaccini sperimentati è fallita perché il virus riesce a nascondersi al sistema immunitario. Il vaccino del ricercatore invece riesce a rendere visibile una proteina che il virus nasconde prima di attaccare una cellula, in tal modo il sistema immunitario dovrebbe essere in grado di individuarlo e di eliminarlo.
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