Depressione, la malattia del nuovo secolo che causa invalidità

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Tra le malattie che provocano l’invalidità troviamo la depressione, un dato allarmante che evidenzia quanto questa patologia si stia pericolosamente diffondendo e quanto sia necessario assolutamente provare a porre un freno. Secondo le statistiche, elaborate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la depressione entro il 2020 dovrebbe essere addirittura al secondo posto tra le malattie che provocano invalidità, preceduta solamente dalle patologie cardiovascolari. Il 17 ottobre è stato scelto come giornata mondiale contro la depressione, un modo per informare e sensibilizzare la gente su quella che spesso in maniera errata non viene considerata come una vera malattia, o comunque come una malattia di secondo piano. La depressione è una malattia capace di svuotare completamente la persone sia da un punto di vista psicologico che fisico. Si spegne ogni tipo di emozione, dolorosa e gioiosa che sia. Tutto ciò ovviamente si ripercuote sulla vita affettiva, quella familiare, relazionale e lavorativa. Incide anche sulle abitudini alimentari, causando diverse altre patologie come ad esempio ansia, stress, crisi di panico, disturbi del sonno e così via.

 

Per poter guarire dalla depressione bisogna innanzitutto ammettere l’esistenza del problema, che può essere identificato grazie alle esperienze riportate dal paziente stesso, oppure dalle testimonianze di parenti, amici, colleghi e conoscenti. In genere la depressione si sviluppa tra i 20 ed i 30 anni, ma spesso raggiunge il suo apice tra i 30 e i 40.