Quest’anno l’epidemia stagionale è cominciata in anticipo. Al Policlinico Sant’Orsola si è registrato il primo caso in Italia che è anche uno dei primi 5 casi in Europa. Si tratta di una signora anziana le cui condizioni risultano in via di recupero. La campagna di vaccinazione come ogni anno è prevista all’inizio di novembre. Così ha spiegato la dottoressa Paola Landini, direttore dell’Unità operativa di Microbiologia: “Il virus A/H3 che abbiamo isolato rientra in una filiera di virus influenzali noti da tempo. La sua caratterizzazione più precisa è attualmente in corso“.Lo scorso anno l’Emilia-Romagna è figurata tra le regioni in Italia più colpite dall’influenza: 572mila casi e un numero di casi gravi, ben 169, parecchio più elevato rispetto agli anni precedenti. Di questi 169 casi, 153 hanno riguardato soggetti con patologie a rischio che avrebbero dovuto essere vaccinati; di fatto però solo 34 si erano sottoposti alla vaccinazione. Stando alle stime quest’anno si prevedono 5 milioni di italiani a letto per l’influenza. In particolare si attende questa distribuzione del virus per fascia d’età: un 40% di casi tra 0 e 18 anni, un altro 40% tra i 18 e i 65 e un 20% tra gli over 65. Inoltre agli anziani oltre i 65 anni si raccomanda il vaccino anti-influenzale che può evitare complicazioni indotte dal virus dell’influenza in presenza di altre patologie. A portare l’influenza quest’anno saranno tre ceppi: H1N1, H3N2 e il Virus B Phuket, a cui potrebbe aggiungersi il virus B Brisban.
Tuttavia i sintomi dell’influenza classica quali spossatezza, dolori articolari e muscolari, mal di testa, mal di gola, raffreddore, potrebbero confondersi con una sintomatologia simile prodotta dai virus para-influenzali.
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