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Salute: bimbo iperallergico salvato con “lavaggio del sangue”

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Allergia polline
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Allergia polline

Un bambino di 7 anni a causa  di una gravissima forma di allergia a diversi alimenti rischiava uno shock anafilattico. Inoltre l’allergia era associata ad asma con un livello di immunoglobuline E nel sangue tale da non poter assumere neanche il farmaco specifico per attenuare la malattia proprio per gli effetti collaterali che si scatenano se somministrato in presenza di IgE.I medici che avevano già provato a curarlo senza successo con gli antistaminici al cortisone e l’adrenalina, ovvero i comuni farmaci antiallergici, hanno provato per la prima volta al mondo una tecnica “selettiva” di lavaggio del sangue: tale metodica consente di eliminare dal sangue soltanto gli anticorpi che producono le allergie. Tecnicamente questo metodo si chiama immunoassorbimento IgE. In sostanza si tratta di una plasmaferesi selettiva: la plasmaferesi è quel procedimento che viene utilizzato dai pazienti che seguono terapie anti-rigetto dopo un trapianto o sono affetti da malattie autoimmuni gravi, che consiste nella separazione del sangue in globuli rossi e plasma.

 

Stefano Ceccarelli, responsabile del Servizio di Aferesi del Bambino Gesù, spiega che questo nuovo metodo: “consente di eliminare dal sangue uno specifico tipo di anticorpi, in questo caso le IgE, mantenendo tutte quelle sostanze che verrebbero invece tolte dal circolo sanguigno con la plasmaferesi generica tradizionale. Inoltre, grazie al ridotto volume di sangue che finisce in circolazione extracorporea (80 ml), è adatto anche per i pazienti di basso peso, quindi per i bambini”.

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