La California ha detto sì al suicidio assistito, o per usare un eufemismo all’eutanasia. E’ stato il governatore Jerry Brown dello stato americano a dare la sua approvazione dopo averci pensato a lungo. Dopo Vermont, Washington, Oregon e Montana la California è il quinto stato ad approvare il suicidio assistito. Il Senato della California aveva dato il via libera alla proposta di legge lo scorso 11 settembre, con 23 voti favorevoli e 14 contrari. Brown, che si è detto essere un cattolico, in una lettera ha voluto spiegare la sua decisione, sottolineando che non l’ha presa a cuor leggero ma dopo lunghe riflessioni: “Non so cosa farei io in caso di prolungata e dolorosa agonia. Sono sicuro tuttavia che sarebbe un conforto poter considerare tra le opzioni quella contemplata in questo testo. E non vorrei negare a nessuno quel diritto”. Prima di poter procedere al suicidio assistito bisognerà però superare una serie di passaggi. Innanzitutto i malati devono essere in grado di assumere farmaci autonomamente ed in maniera consapevole. In pratica devono essere capaci di intendere e di volere.
Ci dovrà poi essere l’approvazione di due medici su esplicite richieste scritte. Al momento della somministrazione della dose legale, che dovrà essere presenziata da un medico, serviranno anche due testimoni di cui solo uno può essere un parente.
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