L’allarme proviene dal Wwf che ha evidenziato come il nostro patrimonio naturale è messo a forte rischio a causa delle esplorazioni per la ricerca di petrolio, gas e minerali. Insomma stando all’allarme lanciato dall’organizzazione non governativa ben il 31% dei siti naturali Patrimonio dell’umanità è a rischio. D’altronde la ricerca cieca del profitto da parte delle multinazionali rischia di compremettere seriamente l’ecosistema di questi veri e propri paradisi terrrestri. In particolare riguardo ai patrimoni naturali a rischio il Wwf cita le foreste della Tanzania e del Parco Nazionale del Virunga nel Congo. Stando agli ultimi dati disponibili, la distruzione di queste due riserve è arrivata già al 61%. Anche le foreste pluviali dell’Africa non se la cavano molto meglio a causa delle trivellazioni da parte delle industrie per la ricerca e l’estrazione di minerali. Insomma se le trivellazioni continueranno a questo ritmo la biodivesità del nostro Pianeta è messa a forte rischio. Il Wwf lancia un appello ai governi perché intervengano e mettano un limite a questo sfruttamento intensivo dei patrimoni naturali.
Se non si interviene, tra appena qualche decennio potremmo aver raggiunto il punto di non ritorno. Di questi temi se ne discuterà approfonditamente anche dal 30 novembre all’11 dicembre del 2015 alla Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici che si terrà a Parigi.
Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Cookie di terze parti
Questo sito utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari e Google Adsense per monitorare il comportamento dell'utente in relazione ai banner pubblicitari.