Ti sei mai chiesto perché i bambini, soprattutto in tenerissima età, sorridono così spesso? Per compiacere mamma e papà e farli contenti. Ma non solo per questo, poiché il loro obiettivo è poi ottenere ciò che vogliono con il minimo sforzo. Inoltre riescono anche a dosare le risatine, usandole nel momento giusto. Piccole “pesti” crescono? In realtà i ricercatori che hanno condotto lo studio spiegano che le risatine pur essendo intenzionali probabilmente non sono consapevoli, almeno non è stato possibile appurarlo. Lo studio è stato condotto da esperti di informatica, robotica e psicologia dello sviluppo ed è stato successivamente pubblicato sulla rivista PLoS One. Gli studiosi hanno esaminato le interazioni di 13 coppie di madri con i rispetti figli, con un’età inferiore ai 4 mesi. Dopodiché hanno analizzato un bambino-robot, dotato di uno speciale algoritmo, che ha interagito con 32 studenti universitari. Alla fine dell’esperimento, della durata di sessioni di tre minuti in cui il baby-robot si comportava in quattro modi diversi, è emerso che gli studenti, esattamente come le madri, sorridevano di più quando invece il robot sorrideva di meno.
Dallo studio si evince quindi che i bambini, o meglio i neonati, sanno dosare le loro risatine e già da piccolissimi sanno recitare al meglio la parte di piccoli attori. Del resto, come affermava il grande Shakespeare: “Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori”.
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