Dopo il ko di Skype, che è durato per circa un giorno, la stessa sorte è capitata anche a Facebook. Una sorta di maledizione mediatica, che ha colpito due colossi social nel giro di pochi giorni. Il 24 settembre intorno alle 18:30 Facebook ha smesso di funzionare. I continui aggiornamenti della pagina erano perfettamente inutili, non si trattava di un problema di connessione o di computer, semplicemente Facebook era in down. Sulla schermata del pc appariva questa scritta: “Ops, si è verificato un problema, cercheremo di risolverlo il prima possibile”. Il guasto è durata per circa 15 minuti, ma era praticamente impossibile usare Facebook: niente chat, niente condivisione di foto, nessuna possibilità di accedere a gruppi o pagine. Gli utenti si sono quindi riversati su Twitter per capire l’accaduto, e nel giro di pochi minuti sono diventati virali gli hashtag #facebookout e #Facebookdown. Il popolo del web si è scatenato subito con l’ironia, ipotizzando che la tanto annunciata fine del mondo in realtà era proprio il crollo improvviso di Facebook, di cui molte persone non riescono a farne a meno.
Una cosa del genere si verificò anche nel settembre del 2010 e nel gennaio del 2015. Bisogna ammettere però che la soluzione del problema è stata risolta con grande efficienza e velocità, per la gioia degli smanettoni del web e di Facebook.
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