Ci risiamo, annunciata una nuova apocalisse sulla terra. Ma stavolta non è un sinistro presagio di Nostradamus, una profezia dei Maya o un enorme asteroide che colpirà il nostro pianeta. Sarà l’uomo, per la precisione gli stravolgimenti ambientali, a causare una vera e propria apocalisse sulla terra, che inghiottirà centinaia e centinaia di città come Parigi, Londra, Berlino, New York e tante altre ancora. Lo studio è stato condotto da due ricercatori americani, ed è stato pubblicato sulle riviste Pnas e Science Advances. La ricerca evidenzia che il continuo sfruttamento dei combustibili fossili comporterà l’innalzamento del mare di almeno 60 metri, con la conseguente desertificazione delle città. Tutto ciò provocherà l’emissione incontrollata di gas serra, che causerà la creazione di una nuova categoria, i rifugiati climatici. La continua produzione a ritmi incessanti e lo sfruttamento intensivo dei combustibili creerà delle città fantasma, con le persone costrette a sopravvivere, uno scenario di distruzione totale del mondo, per l’appunto una vera apocalisse.
Ricarda Winkelmann, che ha partecipato allo studio, sentenzia: “Se dovessimo bruciare tutte le riserve di combustibili fossili, questo eliminerebbe la calotta antartica e provocherebbe un innalzamento permanente del livello del mare senza precedenti nella storia umana”. Una nuova minaccia apocalittica incombe sul nostro pianeta.
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