Esiste un’età in cui si è più felici? Di primo acchitto verrebbe facile rispondere la giovinezza o per alcuni addirittura l’infanzia, ma a quanto pare stando auna ricerca autraliana la strada per la felicità incomincerebbe a partire dai 50 anni. Secondo questo studio condotto dall’Australian Institute of Family Studes che ha preso in esame un campione di oltre 27mila persone, tra i 15 e 90 anni, l’età più critica e meno felice, contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere, è quella tra i 35 e i 50 anni, perché è l’arco di tempo in cui nelle nostra società così competitiva ci si costruisce la propria identità attraverso il lavoro e la famiglia, almeno nella maggior parte dei casi. In questo senso commenta David De Vaus, l’autore della ricerca: “E’l’età in cui le pressioni del lavoro tendono a essere al massimo, quando vi sono forti cambiamenti di carriera e di opportunità, ed è anche il tempo in cui separazione e divorzio sono più probabili“.
Gli anni migliori per quanto rigurada il livello di felicità sono l’inizio della convivenza o i primi mesi di gravidanza per la donna. Quelli peggiori i mesi prima della perdita del proprio compagno o comnpagna a causa di una malattia. L’infelicità tocca il suo punto massimo nell’anno successivo alla scomparsa del partner. Insomma questa ricerca sembra dirci che c’è sempre tempo per essere felice.
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