I ricercatori americani dell’Università di Stanford hanno scoperto come il cuore sarebbe capace di autoripararsi e rigenerarsi dopo un infarto grazie a una proteina. La proteina in questione è stata riconosciuta nella follistatina-like 1 (FSTL1). I ricercatori hanno osservato come su topi e maiali grazie a questa proteina sia stato possibile stimolare la formazione di nuove cellule cardiache. Questa proteina in un cuore sano si trova sopra l’epicardio, ovvero una membrana che circonda la parete del cuore, ma che praticamente scompare dopo che il muscolo cardiaco viene colpito da un infarto. In effetti il cuore dei mammiferi non è in grado di auto-ripararsi completamente dopo una grave perdita di cellule cardiache, dette cardiomiociti, conseguente all’insorgenza di un infarto. E fino ad oggi la comunità scientifica sapeva poco o nulla riguardo ai fattori che limitano la rigenerazione delle cellule del muscolo cardiaco. Con una specie di cerotto bio- ingegnerizzato, che imita le funzioni dell’epicardio e si comporta come una fonte di proteina negli animali infartuati, i ricercatori hanno osservato che la proteina comporta la crescita delle cellule del muscolo cardiaco e quindi ne migliora le funzionalità.
In sostanza riuscire a ripristinare nuovamente questa proteina potrebbe stimolare il tessuto cardiaco a ripararsi dopo un infarto. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature.
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