La foto scattata e postata su Facebook da Kerstin Langenberger è diventata virale nel giro di poco tempo. Mostra un orso bianco nel cuore delle Svalbard, arcipelago del Mar Glaciale Artico, denutrito, stanco e malato. Un’istantanea drammatica quanto indicativa degli sconvolgimenti climatici che, complici lo scioglimento dei ghiacciai ed il disboscamento selvaggio di molti polmoni naturali della terra, sta mandando a gambe all’aria l’intero ecosistema mondiale. Le Svalbard fino a poco tempo fa erano un paradiso per gli orsi bianchi, ma ormai non è più così. Commenta tristemente la fotografa: “Secondo gli esperti la popolazione degli orsi delle Svalbard è stabile, persino in aumento, ma come può una popolazione essere stabile se è costituita da meno femmine e cuccioli e se gli orsi hanno una massa corporea insufficiente?”. La foto è crudelmente drammatica, e dà un segnale preciso della direzione decisamente sbagliata che stanno prendendo i vari governi e nazioni per combattere (o non combattere) gli stravolgimenti climatici. Continua la fotografa nel suo grido di denuncia: “Dipende da noi cercare di cambiare questa situazione. Facciamo qualcosa per la minaccia più grande del nostro tempo. Forse non possiamo salvare questo orso qui. Ma ogni piccola azione che facciamo per cambiare è un passo nella giusta direzione. Dobbiamo solo iniziare e continuare!”.
Può sembrare banale, ma piccoli accorgimenti come non sprecare acqua ed evitare di prendere l’auto quando non indispensabile, potrebbero rappresentare un piccolo passo per salvare questo mondo malato il cui ecosistema è sempre più stravolto dalla mano invasiva dell’uomo.
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