Vasco Rossi è stato l’ospite d’eccezione alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia per la proiezione del docufilm “Il Decalogo di Vasco”, non risentendo affatto del passaggio dal palcoscenico al red carpet, dove si è concesso alla folla con la solita ironia e semplicità. Jeans nero, cappello di borsalino e giacca in lurex: si è presentato così il Komandante, animale da palcoscenico, che ha dato vita ad un piccolo siparietto per la gioia di fotografi, paparazzi e fan. Già, proprio ai fan, che lo hanno osannato con richieste di foto e autografi, il Blasco rivolge un messaggio sarcastico e autoironico, com’è nel suo stile “politically scorrect”: “Se mi conosceste bene forse non mi vorreste così bene. Lo sai che io non sono mai sincero. Sono sincero solo nelle mie canzoni. Nella musica non nascondo niente. A un amico gliela racconto. Ma nell’arte. Oddio che parola importante. Ma sì, io penso che nell’arte si debba essere sinceri e onesti”. Le canzoni di Vasco infatti sono sempre sanguigne, vere fino a sembrare crude, ruvide, brutalmente dirette ma indubbiamente sincere.
Vasco Rossi ha raccontato simpatici aneddoti della sua vita a Vincenzo Mollica: “Una volta ho fatto un incidente con un camionista e questo è sceso e mi ha detto tutto incazzato: Te la do io la vita spericolata”.
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