Un impiegato di 54 anni è morto a causa di un tumore ai polmoni. La famiglia della vittima è stata risarcita con un milione di euro. La sentenza del giudice di Milano ha ravvisato un nesso causale indubitabile tra l’assunzione di tabacco e il decesso dell’uomo.
Al risarcimento di un milione di euro è stata condannata la British American Tobacco s.p.a (già Ente Tabacchi spa), che dovrà provvedere anche al pagamento degli interessi, delle spese legali e del costo del funerale.Quanto disposto dal giudice si fonda non soltanto su una sentenza della Cassazione che aveva inquadrato l’attività di commercializzazione e produzione di sigarette come pericolosa sulla base di una consulenza tecnica disposta dal Tribunale, ma anche sul fatto che prima del 1991, quando è diventato obbligatorio per legge, sui pacchetti di sigarette non compariva alcuna indicazione circa i danni procurati dal fumo e quindi anche del rischio aumentato di sviluppare un tumore.
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