Frosinone, giallo sulla morte di un cacciatore: smentita l’aggressione di un cinghiale, ipotesi-omicidio

E’ giallo sulla morte di un cacciatore di 65 anni nelle campagne di Ferentino, in provincia di Frosinone. In un primo momento si era sparsa la notizia che l’uomo, ritrovato in una pozza di sangue alle 11:00 del 10 settembre, fosse stato aggredito mortalmente da un cinghiale. Questi animali nella zona si sono prolificati in maniera incontrollata, provocando diversi incidenti negli ultimi tempi. L’aggressione di un cinghiale però si è rivelata essere una notizia del tutto falsa. Nel corso dell’autopsia infatti sono stati rinvenuti tre proiettili nella gamba, che hanno provocato la recisione letale dell’arteria femorale. Una chiamata al 112 ha avvisato le forze dell’ordine di un grido proveniente dal bosco. Sul posto si sono recati i carabinieri di Anagni, guidati dal capitano Giovanni Camillo Meo, che non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo, uscito per una passeggiata in campagna. Scartata l’aggressione di un cinghiale, gli inquirenti stanno vagliando tutte le possibili ipotesi.

 

E’ probabile che l’uomo sia stato ucciso da colpi partiti accidentalmente, e che quindi si tratti di un incidente durante una battuta di caccia. Tuttavia è piuttosto strano che partano ben tre colpi in maniera accidentale. Non si esclude quindi che la vittima potesse essere proprio lui il bersaglio di quei tre proiettili, ed in questo caso si tratterebbe di omicidio.