Napoli-Lazio, rischio chiusura della curva A: la “longa manus” della camorra al San Paolo

L’Osservatorio Nazionale per le manifestazioni sportive si esprimerà in merito alle misure da adottare in vista di Napoli-Lazio. Molto probabile il divieto di trasferta ai laziali, che non hanno un rapporto idilliaco con i napoletani. Ma allo stesso tempo potrebbe essere chiusa anche la curva A, dopo i fattacci verificatisi nel corso di Napoli-Sampdoria. Sotto gli occhi atterriti di famiglie e bambini infatti, alcuni tifosi partenopei hanno dato vita ad una selvaggia rissa, che ha provocato anche l’accoltellamento di una persona. Sta indagando la Questura e al momento non si esclude nessuna ipotesi. Quella più accreditata è che, l’esplosione di violenza a Napoli, frutto evidentemente di un rimpasto camorristico dei vari territori, venga trasferita allo stadio San Paolo. Senza cadere nella generalizzazione, ma è risaputo che curva A e curva B sono diventati fortini e roccaforti dei gruppi ultrà che rappresentano le fazioni camorristiche della città. Alcuni testimoni raccontano che, nel corso della vergognosa rissa in occasione di Napoli-Sampdoria, si siano affrontati gruppi appartenenti al Rione Sanità ed i Mastiffs, provenienti da Forcella, Piazza San Gaetano e via Pietro Colletta.

 

C’è l’ipotesi che lo scontro sia avvenuto per contendersi lo spaccio di stupefacenti dentro e fuori lo stadio. Calcio e camorra purtroppo troppo spesso hanno camminato a braccetto, è giunta l’ora di dissolvere questo connubio mortale e ridare il San Paolo ai veri tifosi, che vivono di passione per la loro squadra e di calcio.