Rc auto, gli italiani dicono no all’assicurazione contro furto e incendio: ecco perché

Secondo uno studio condotto dal sito Facile.it gli italiani si assicurano sempre meno contro il furto e l’incendio della propria auto. I dati emersi sono chiari: solo il 9,36 degli italiani, che si appresta a rinnovare l’assicurazione dell’auto, ha chiesto di inserire il furto e l’incendio in fase di preventivo. Rispetto al 2014, quando la percentuale dei richiedenti tale garanzia si attestò al 9,65%,, si è registrato quindi un ulteriore calo. Eppure l’anno scorso sono stati rubati oltre 108 mila veicoli, con una media di 12,3 auto ogni ora. I motivi che spingono gli italiani a questa scelta sono tanti. In primis il caro Rc auto, giunto a cifre sproporzionate che ha spinto molti automobilisti a scegliere assicurazioni online, meno care e più malleabili in base all’esigenza di ogni utente. In secundis l’invecchiamento generale del parco auto che circola in Italia, l’età media di ogni vettura è superiore ai 9 anni. In molti casi l’automobilista preferisce virare verso altri tipi di assicurazione. Per esempio ad agosto c’è stato un boom per le richieste di assicurazione per l’assistenza stradale.

 

In Campania, Sicilia e Puglia, pur essendo le regioni più bersagliate dai furti d’auto, ma anche tra quelle più care, l’assicurazione contro furto e incendio è in netto calo. L’Abruzzo invece è la regione dove la richiesta di questo tipo di assicurazione è più alta, seguito dal Lazio.