Stando ai dati condotti da uno studio della Commissione Ue l’Italia vanta un poco invidiabile primato in Europa: il fisco italiano nel 2013 a causa di evasione, elusione ed altre pratiche illegali, ha perso circa un terzo del potenziale gettito Iva (il 33,6%, pari a 47,5 mld). Dallo studio emerge un peggioramento del fenomeno che nell’Unione Europea e in termini percentuali, è stato secondo solo all’Estonia. Negli altri grandi paesi europei nel 2013 la perdita del fisco è stata molto minore: in Germania €24,8 miliardi, in Gran Bretagna €15,4 miliardi, in Francia €14,1 miliardi e in Spagna €12,1 miliardi. In particolare tenendo conto di questo studio, l’evasione dell’Iva nel 2013 si è attestata al 13,9% rispetto 12,3% dell’anno precedente, mentre in Spagna il gap tra gettiti potenziali e reali è stato pari al 16,5%, in Germania 11,2, Francia 8,9 e Gran Bretagna 9,8. Il commissario agli affari economici e monetari Pierre Moscovici così ha commentato questi dati: “I risultati di questo importante studio dimostrano ancora una volta quanto sia importante e urgente rivedere il sistema di raccolta dell’Iva in Europa.
Sollecito quindi gli Stati membri a fare tutto il necessario per combattere evasione ed elusione a tutti i livelli perché questa battaglia è e resterà tra le priorità dell’agenda di questo esecutivo“.
Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Cookie di terze parti
Questo sito utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari e Google Adsense per monitorare il comportamento dell'utente in relazione ai banner pubblicitari.