Lascia il carcere della Dogaia di Prato Luigi Chiatti, tristemente conosciuto come il mostro di Foligno che uccise i piccoli Simone Allegretti di 4 anni e Lorenzo Paolucci di 13 anni. Nel 1993 Chiatti fu condannato a 30 anni di carcere, condanna ridotta poi per il condono e gli sconti della pena. Ma non tornerà libero. Il geometra, che quando fu arrestato aveva 24 anni, verrà trasferito per i prossimi tre anni in una Rems, Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza a Cagliari, in Sardegna. A Chiatti fu riscontrata anche la seminfermità mentale e fu giudicato “socialmente pericoloso”. L’avvocato di Chiatti ha spiegato che dopo tre anni verrà nuovamente analizzata la sua pericolosità sociale, e se accertata verrà prolungata la sua permanenza all’ospedale psichiatrico che in teoria potrebbe protrarsi a vita. I periti sostengono che non c’è alcun tipo di rimorso o di pentimento per le atrocità commesse sui piccoli bambini da parte di Chiatti, e poiché “il quadro psicopatologico presenta aspetti di particolare gravità che inducono a ritenerlo persona socialmente pericolosa”, è assolutamente escluso che possa essere lasciato in libertà.
Il padre di Lorenzo Paolucci così si esprime sul geometra che oggi ha 47 anni: “L’ho perdonato perché subì delle violenze dopo essere stato abbandonato in orfanotrofio dalla madre. Ricordo però che nel processo chiese di non essere lasciato libero o avrebbe ucciso ancora. Per questo non perdonerei chi lo dovesse liberare e non perdonerei più Chiatti se accettasse di tornare libero”.
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