L’Indipendent ha rivelato una storia di ricatto ed estorsioni che ha visto, suo malgrado, protagonista l’enciclopedia online Wikipedia. L’inchiesta ha raccontato questa squallida vicenda fatta di minacce e ritorsioni. Sono stati bloccati 380 account, ma non è chiaro se si tratta di una sola persona oppure di diverse persone collegate tra loro oppure slegate. In pratica l’hacker contattava la persona o l’azienda e si offriva di modificarne la pagina di Wikipedia, aggiornando le informazioni. Tutto questo ovviamente dietro una lauta ricompensa. In caso di rifiuto, scattavano le minacce: “Paga o diffondo sulla pagina Wikipedia informazioni diffamanti sul tuo conto”. Altro non erano che calunnie e false accuse, ma nel mondo del web dove corrono le bufale basta uno spiffero d’aria o una frase male interpretata per distruggere la reputazione di una persona. Così queste persone minacciate hanno rivelato di aver pagato diverse centinaia di sterline ogni mese, solo per non vedersi infangata la propria pagina di Wikipedia. L’operazione è stata chiamata Orangemoody, il nome del primo utente bloccato.
Nel mirino degli hacker sono finiti imprenditori, gente dello spettacolo, un noto fotografo di matrimoni ed un ex concorrente di un reality show in Gran Bretagna. Wikipedia è un’enciclopedia online gratuita, che si mantiene in vita con le donazioni volontarie degli utenti. Ci sono circa 250 persone che vigilano, ma non riescono a controllare tutte le richieste che oscillano tra le 25.000 e le 60.000 al secondo.
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