Napoli-Soriano, i motivi del mancato accordo: ma il club azzurro così perde di credibilità

Il Napoli dopo aver ingaggiato Chalobah dal Chelsea, la sera del 31 agosto aveva praticamente chiuso anche per Roberto Soriano. 13 milioni alla Sampdoria più il prestito di Zuniga, si stavano limando i dettagli. Il problema è che l’accordo era stato trovato in tarda serata, sia col giocatore, che avrebbe firmato un contratto quadriennale, che con la Sampdoria. I dirigenti si sono seduti a tavolino per stilare il contratto, e un po’ di tempo si è perso per i diritti di immagine. Tuttavia sembra che al momento di depositare il contratto in Lega qualcuno abbia commesso un errore di tipo burocratico nella compilazione dello stesso. Cosicché, quando è stato riscritto, erano ormai passate le 23, termine ultimo per depositare i contratti. Affare sfumato, Soriano resta alla Sampdoria e Zuniga al Napoli. Una figuraccia da parte del Napoli, che dovrà rendere conto di quanto accaduto sia ai suoi tifosi che si aspettavano il colpo finale, sia alla Sampdoria stessa. Un club come il Napoli, che da diversi anni gioca nelle competizioni europee ed è stabilmente nelle prime posizioni del campionato di serie A, non può fare figuracce del genere in quanto minano la sua credibilità. Evidenziata l’impreparazione della dirigenza partenopea, ma forse anche la mancanza di un uomo di polso che sappia gestire con energia e carisma situazioni del genere si è fatta sentire.

 

Una percentuale di colpa però va allo stesso Soriano. Il giocatore prima ha titubato, non voleva accettare Napoli per motivi personali, o forse perché si era promesso al Milan di Mihajlovic. Quando ha smesso di fare i capricci e ha accettato Napoli, i tempi per chiudere l’affare si sono dimezzati. Il resto ce lo ha messo l’impreparazione dei dirigenti partenopei. Così ora Napoli e Samp si terranno due giocatori demotivati che avevano già le valigie pronte. Misteri del calciomercato.