I funghi rappresentano un alimento molto gustoso che purtroppo può presentare anche delle insidie per la nostra salute se non si seguono opportune precauzioni. D’altronde la maggior parte dei funghi che cresce spontaneamente nei boschi appartiene a specie non commestibili per l’uomo. Proprio per sensibilizzare i consumatori riguardo alla pericolosità dei funghi, all’Expo di Milano si è tenuto un incontro organizzato dal Centro antiveleni dell’ospedale Niguarda con numerose scolaresche di Pesaro. Le dottoresse Francesca Assisi e Franca Davanzo si sono rivolte ai ragazzi utilizzando lo script narrativo della fiaba per meglio coinvolgerli e attirare la loro attenzione. L’incipit è infatti quello tipico delle fiabe: “C’erano una volta una principessa, un giullare e un guardiaboschi“. Le dottoresse hanno spiegato ai ragazzi che i funghi raccolti nei boschi devono essere identificati dagli esperti, ovvero dai micologi, per valutare se sono commestibili. Per i funghi confezionati invece è buona norma verificare che il prodotto disponga dell’apposita certificazione Asl 3, atta a verificare che il fungo non sia nocivo per la salute umana e che quindi non produca danni epatici e renali anche a seguito di ore dalla sua ingestione. Inoltre vanno sempre mangiati ben cotti. Se ne sconsiglia il consumo ai bambini, alle donne in gravidanza, a chi soffre di intolleranze e ai pazienti che soffrono di determinate patologie. La dottoresa Francesa Assisi così ha spiegato: “A dir la verità i consigli valgono più per gli adulti che per i bambini. Non solo bisogna fare attenzione a cosa si raccoglie, ma a dirla tutta sarebbe meglio evitare di mangiare funghi se non si gode di ottima salute, perché nascondono diverse insidie se, per esempio, non sono conservati bene. Inoltre, alcune specie, come i chiodini, sono tossiche se non sono cotte bene“.
Inoltre Franca Davanzo Direttore del Centro Antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano ha dichiarato che. “Non è un alimento particolarmente adatto ai bambini. I funghi non hanno grande potere nutritivo e sono di difficile digestione. E anche quando sono buoni come i porcini, potrebbero essere contaminati da insetti e portare gastroenteriti“.
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