Un uomo di 47 anni ha soffocato nel sonno il figlio adottivo. A lanciare l’allarme è stata la moglie che attorno all’una di notte ha visto che il marito era sveglio e che gironzolava per le stanze della casa.
L’uomo, di professione tecnico informatico, era in cura per dei disturbi psichiatrici. Nel corso dell’interrogatorio non ha saputo fornire alcuna spiegazione del suo gesto, si è limitato a dire solo che ha agito per effetto di un raptus che, mentre la donna dormiva, l’ha portato a premere il cuscino sul bambino fino a soffocarlo. Sul corpo del piccolo è stata trovata una ecchimosi dietro l’orecchio compatibile con l’ipotesi del soffocamento.
L’uomo avrebbe mostrato un atteggiamento definito stranamente impassibile dai sanitari e dagli agenti. Trasferito nel carcere di Pescara dovrà rispondere di omicidio.