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Syd Barrett soffriva della sindrome di Asperger non di schizofrenia

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Stando a una nuova ricerca italiana condotta da Mario Campanella e pubblicata sulla rivista scientifica Clinical Neuropsychiatry pare che Syd Barrett scomparso nel 2006 all’età di 60 anni soffrisse non di una forma di schizofrenia bensì della sindrome di Asperger, sebene in forma piuttosto lieve. In effetti Syd Barrett dopo essere stato il leader dei Pink Floid abbandonò il gruppo, tentò la via del solista publicando gli album Barrett e The Madcap Laughse e poi scomparve del tutto dalla scena musicale. Una volta ritiratosi l’artista in effetti ha condotto una sorta di vita da recluso dedicandosi totalmente ai suoi hobby, quali il giardinaggio e la pittura. Inoltre l’utilizzo delle droghe sintetiche negli anni 60′ e il prematutro ritiro dai palcoscenici, alimentavano l’idea che potesse soffrire di schizofrenia. In realtà lo studio italiano sotierne che l’artista virtuoso della chitarra fosse sofferente della sindrome di Asperger, che presenta dei sintomi simili rispetto all’autismo ma rispetto a quest’ultimo il soggetto che ne è affetto, presenta una minore limitazione della sfera sociale e relazionale. Insomma Barrett avrebbe sofferto di uno speciale tipo di autismo e non di un disturbo schizofrenoico. A tal proposito così dichiara Campanella autore della ricerca. “La sinestesia, il suo impeto di emozioni per i colori, la camminata ondulante solita degli aspergeriani, l’isolamento, la passione per la pittura indicano come possibile l’ipotesi della sindrome d’Asperger. L’Asperger può anche permettere di condurre una vita socialmente ma, in questo caso, fu difficile a causa di un utilizzo fuori controllo di allucinogeni e dalla presenza concomitante di un disturbo della personalità.
Dopotutto non è mai stato documentato che Barrett avesse subito ricoveri in un clinica psichiatrica, oltre a non aver mai ricevuto alcun tipo di diagnosi psicotica e i suoi deliri e allucinazioni (presenti nella sua biografia) sarebbero collegati al momento nel quale assumeva droghe allucinogene“. Infine conclude: “L’ipotesi della psicosi può essere servita alla band, innanzitutto per Roger Waters, che all’indomani dei settanta anni ha venduto oltre seicento milioni di copie di dischi accumulando miliardi di sterline in royalties.

 

Di questi risulta che sono stati poi versati a Barrett solo 1,6 milioni di sterline che avrebbe dovuto condividere l’intero ricavato di “Wish You Were Here”, album integralmente ispirato da lui.

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