Nelle ultime ore sta diventando virale un video, dove i poliziotti si mettono contro gli angeli del fango. La polizia è giunta in corso Buenos Aires, una delle strade principali di Genova colpite dall’alluvione, dove molti commercianti sono stati costretti a chiudere e i loro negozi hanno riportato diversi danni. Mentre la polizia pattugliava (che cosa non si sa bene), un ragazzo ha invitato gli agenti a dare una mano a ripulire la città, sporcandosi la divisa.
Un poliziotto in modo particolare non ha capito la battuta e l’ha presa come un’offesa personale. L’agente, tatuato e palestrato, con grande superbia ed arroganza ha chiesto ai ragazzi i documenti invece di aiutare a spalare. Non contento, li ha apostrofati malamente: “Mantieni le distanze o ti arresto”. Inoltre ha anche chiamato rinforzi. La lite si è conclusa con una bolla di sapone, nessun ferito né arrestato. Ma è un episodio grave che non può passare sotto silenzio. Gli angeli del fango sono ragazzi volontari che stanno cercando di fare ciò che non fa lo Stato, che si nasconde dietro la maschera impersonale della burocrazia per coprire le loro mancanze e le loro malefatte. E le forze dell’ordine dovrebbero avere più rispetto per loro.