Sono passati 70 anni da quel 6 agosto del 1945 quando gli
Stati Uniti sganciarono la prima bomba atomica alle 8:15 del mattino su
Hiroshima. Una enorme nuvola si sollevò nel raggio di più chilometri, il
fungo atomico si espandeva in tutta la sua distruttività. Anche quest’anno si osserva un minuto di silenzio, ma c’è una novità: al memoriale della Pace c’è anche un rappresentante della nazione
Usa. Il sindaco di Hiroshima Kazumi Matsu ha preferito sorvolare nella dichiarazione sulla Pace, sulle norme sulla sicurezza che potrebbero dare la possibilità al Giappone di esercitare per la prima volta dal dopoguera il diritto di “auttodifesa colettiva”, ma ha soprattutto posto l’acccento sulla scelta del pacifismo che ha guidato la società nipponica in questi 70 anni. L’augurio del sindaco, è che, considerando che il Giappone ospiterà il G7 nel 2016, nell’ottica di questo “scongelamento” dei rapporti tra Giappone e Stati Uniti, il presidente Usa barack Obama possa visitare personalmente Hiroshima e Nagasaki, due città per sempre trasformate dallo sgancio della bomba atomica.