Uno dei fiori all’occhiello della Apple era l’impossibilità di contrarre virus o di subire attacchi di hacker. Ebbene questo mito è ormai caduto. A dichiararlo sono i tre ricercatori Corey Kallenberg, Xeno Kovah e Trammell Hudson che hanno dimostrato che invece è possibile attaccare i dispositivi della Apple. E lo spiegheranno all’evento BlackHat USA a Las Vegas, dove verranno analizzati i problemi relativi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. I tre ricercatori hanno individuato una falla nel sistema Apple, attaccabile dal malware Thunderstrike 2 che può essere installato addirittura da remoto. I ricercatori hanno effettuato degli esperimenti, dimostrando che delle sei vulnerabilità nel firmware, ben cinque erano presenti anche sul Mac. L’intento dei tre ricercatori non è certo quello di mettere in rete il malware Thunderstrike, ma dimostrare che la tanto sbandierata invulnerabilità di Apple è soltanto una leggenda: “Apple ha sistematicamente dichiarato che non erano vulnerabili agli attacchi ai firmware dei PC. Questa sessione fornirà la prova decisiva che i Mac sono in realtà vulnerabili a molti degli attacchi al firmware che colpiscono anche i PC”.
Riformattare il computer o reinstallare il programma operativo non servirà a nulla, il malware Thunderstrike è in grado di resistere. Per installarlo è sufficiente una mail di phishing o un sito malevolo, la palla ora passa ad Apple che ha trovato una falla nel suo sistema e deve immediatamente tapparla.
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