Matteo Renzi, ancora in visita al Giappone, dispensa grande ottimismo per quanto riguarda le ultime riforme approvate in parlamento e soprattutto più in generale alimenta un certo ottimismo sul futuro del nostro Paese. Il premier in particolare ha sottolineato che: “Ci sono due Italia: una che ci prova e una che si lamenta solo. Certo c’è tanto da cambiare al sud come al nord, ci sono tanti problemi ma c’è tanto che funziona. E a me pagano per provarci“. Riguardo poi alla lettera pubblicata da Roberto Saviano secondo cui il governo avrebbe fatto davvero poco per rilanciare il Sud, così ha risposto il presidente del Consiglio: “Basta piagnistei: rimbocchiamoci le maniche. L’Italia, lo dicono i dati, è ripartita. E’ vero che il Sud cresce di meno e sicuramente il governo deve fare di più ma basta piangersi addosso“. A proposito della difficoltà nell’arrivare all’approvazione di certe riforme messe all’ordine del giorno nell’agenda del governo, il premier ha stignatizzato l’ateggiamento ostruzionista e dissidente della minoranza: “Le polemiche quotidiane dei dissidenti, che nonostante i numeri non hanno impedito di approvare le riforme, lasciano il tempo che trovano. Il Parlamento sta lavorando come mai dal ’48. Basta vedere dove stavamo un anno fa, con l’economia in discesa, e dove siamo ora“. Il premier sottolinea segnali positivi che indicano chiaramente una ripresa del nostro Paese: “L’export è cresciuto del 4,1%, più delle previsioni e gli investimenti stranieri in Italia sono cresciuti del 30%, anche se noi non vogliamo offerte indiscriminate”. Per quanto riguarda invece i nomi dei dg e presidente della rai così si è espreso: “Saranno professionisti di livello, competenza e indipendenza come è giusto che sia“. Poi ha aggiunto: “Non c’erano alternative temporali al rinnovo, la prorogatio si spiega male per un’azienda da 3 miliardi. La forzatura sarebbe stata non rinnovare il cda. Ora il gioco è in mano al Parlamento con la Vigilanza“.
Infine non manca una strigliata ai sindaci italiani: “Dobbiamo mettere a posto di più le nostre città, nei prossimi mesi i sindaci lavorino di più”. E ha annunciato che “entro mercoledì, al massimo giovedì, bisogna approvare la riforma della Pubblica amministrazione”.
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