Alcuni studiosi dell’Università di Sassari hanno effettuato una ricerca che ha evidenziato come la Sardegna abbia il poco invidiabile primato mondiale di casi di sclerosi multipla. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “European Journal of Pediatrics”, ed è stato condotto da Stefano Sotgiu, responsabile della clinica di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, ed il suo staff. Sono state analizzate le cartelle cliniche e le risonanze magnetiche dei centri ospedalieri, neuropsichiatrici, neurologici e riabilitativi territoriali di Olbia-Tempio e Sassari. Ebbene è emerso che su 100mila persone del Nord della Sardegna si riscontrano 3,5 casi di sclerosi multipla ogni anno. Come spiega Sotgiu: “Dopo i traumatismi della strada, la sclerosi multipla è la più importante causa di disabilità nei giovani. La Sardegna è l’isola delle autoimmunità, si pensi, oltre alla SM, al diabete di tipo 1, alle tiroiditi, alla celiachia, patologie che colpiscono la popolazione sarda molto più che la gran parte del resto del mondo. Credo che ciò abbia a che fare con la secolare lotta genetica dei sardi contro la malaria”.
Questa predisposizione a contrarre la sclerosi multipla sarebbe quindi da ricercare nel passato dei sardi. L’ipotesi è che il Dna dei sardi, dopo aver sconfitto la malaria con l’uso intenso di Ddt, non si sia sviluppato in tempo e non si sia adeguato alle migliori condizioni igienico.ambientali. Questi dati sono comunque da verificare con un eventuale secondo studio.
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