Soltanto ai rigori l’Argentina riesce ad avere la meglio sull’Olanda e a guadagnarsi così il passaggio in finale, ma la partita è stata tutt’altro che spettacolare.
Il primo tempo passa senza colpo ferire da ambo le parti. Il match è noioso, troppo imbrigliato tatticamente, Messi è ingabbbiato da De Vrij e Vlaar. Soltanto con Lavezzi, l’Albiceleste trova qualche spunto interessante ma in pratica nei primi 45 minuti non ci sono conclusioni da annotare da parte di Higuain. In effetti anche Robben trova pochi palloni giocabili che gli arrivano in prevalenza da Sneijder, ingabbiato com’è dalla marcatura di Rojo e Mascherano. Solo al 24′ c’è un po’ adrenalina in questo match soporifero: Garay servito da Lavezzi su calcio d’angolo prova a girare a rete ma non trovala porta.
Il secondo tempo continua sulla falsariga del primo nonostante Sabella provi a vivacizzare il gioco dell’Argentina inserendo Palacio e Aguero. Van Persie tenta una rovesciata, Higuain si inventa uno spunto personale, ma sono entrambi in fuorigioco. Eppure l’occasione più limpida capita all’Olanda proprio nel finale quando Robben con una finta si beve la difesa argentina ma si allunga troppo la palla dando modo a Mascherano di recuperare in extremis.
Si arriva così ai rigori, ma Van Gaal che ha già effettuato tutti i cambi a sua disposizione, non può contare su Tim Krul, il para-rigori che ha spianato la strada alla semifinale per gli olandesi nel match contro il Costa Rica.
I rigori dicono bene all’Argentina, Cillesen non riesce nel miracolo del collega. Quattro a due il tabellino finale a favore dell’Albiceleste, è Romero stavolta a fare il para rigori.
Argentina in finale, come nell’86’ e nel 90′ incontrerà di nuovo la Germania. Ma nei Mondiali in Messico Maradona fece la differenza in tutto e per tutto, lo stesso non si può dire di Messi, che ieri è stato in ombra per buona parte della partita.