Quanti sono i gusti che possiamo percepire? stando a un team di ricerca della Purdue University agli altri 5 gusti già riconosciuti, ovvero dolce, amaro, salato (agro) e umami (del glutammato, presente in cibi ricchi di proteine quali grassi e formaggi), ne è stato scoperto un altro relativo proprio al gusto specifico delgrasso. Alla percezione del sapore del grasso da parte del palato umano è stato dato il nome di “oleogusto”. I ricercatori hanno preso in esame un campione di 54 persone, per poi soffermarsi in particolare su 289 soggeti capaci di assaporare questo nuovo gusto anche quando i ricecatori hanno tentato di “depistare” il test eliminando tutti gli indizi che potessero ricondurre proprio al sapore del grasso. La scoperta dell’oleogusto non è fine a se stessa in quanto riuscendo a comprendere meglio in che modo i recettori del nostro corpo siano in grado di recepire il gisto del grasso, si potrebbero rendere più efficaci certe diete basate sulla restrizione calorica.
Richard Mattes, l’autore dello studio in proposito ha affermato: “Somiglia a cibo rancido e solitamente provoca un riflesso del vomito. Però ci piace perché sa mescolarsi bene con gli altri sapori, proprio come avviene per l’amaro nel caffè o con la cioccolata”. La ricerca è stata pubblicata su Chemical Senses.
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