Con l’arrivo del caldo afoso c’è voglia di mare, sole e di conseguenza di tintarella. Molto spesso però per l’abbronzatura ci affidiamo a falsi miti e dicerie, mentre bisognerebbe prendere il sole con maggiore responsabilità. La dermatologa Norma Cameli ci dà dei consigli utili per una tintarella sicura e senza rischi per la salute. Cominciamo col dire che una protezione solare alta garantisce sicuramente un’abbronzatura più duratura e graduale, e allo stesso tempo difende la pelle dai raggi solari. Tuttavia non esistono protezioni che durano una giornata intera, quindi bisogna applicarle con una certa continuità: in media dopo due ore, oppure dopo aver fatto il bagno o ancora dopo aver sudato parecchio. Non tutti i prodotti waterproof sono idrorepellenti, quindi vanno applicati in maniera costante. Per quanto riguarda la scadenza dei solari non è indicativa, tuttavia è bene conservali affinché siano sempre efficienti. Il fotoinvecchiamento della pelle è dovuto all’80% dai raggi solari. Le parti più sensibili e quindi che necessitano di maggiore cura sono il viso e il décolleté.
Non bisognare fare un’abbuffata di sole: abbronzarsi sì, ma come spiega la Cameli con una certa gradualità, soprattutto per i bambini, al fine di evitare ustioni solari. Allo stesso modo prendere troppo sole può favorire la caduta dei capelli in autunno. Alcuni cibi come la carota, il tè verde ed alcuni integratori favoriscono una migliore abbronzatura.