Una ricerca condotta dalla Fondazione Roma ha fatto emergere un dato decisamente preoccupante: gli adolescenti fanno sempre più uso dell’alcol, in modo smodato e pericoloso. Lo studio è stato effettuato su 2.704 ragazzi di 10 licei di Roma (6), Frosinone (2) e Latina (2) di età tra i 14 e i 19 anni. Il 60% dei ragazzi fa uso di alcol, il 30% fuma sigarette ed il 12,5% beve e fuma. Tra i ragazzi che si sono sottoposti al questionario il 22% ha dichiarato di essere astemio, il 69% consuma alcol saltuariamente, il 28% qualche volta a settimana ed il 2% tutti i giorni. La bevanda preferita è la birra, seguita a ruota dai superalcolici e dagli amari, che superano anche il vino. Emerge con preoccupazione il fenomeno del “binge drinking”, vale a dire una vera e propria abbuffata di drink, alcolici e superalcolici. Il fenomeno si sviluppa soprattutto nel weekend, finora tipico degli adolescenti nordeuropei e statunitensi.
Antonio Gasbarrini, professore di Gastroenterologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, sostiene che nel weekend i ragazzi si danno al “binge drinking” per socializzare più facilmente con i loro coetanei. Tale abbuffata determina effetti negativi sul cervello, come la perdita di memoria e la diminuzione dell’attenzione, fa calare le difese del sistema immunitario e produce effetti negativi anche sul metabolismo.
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