Equitalia può pignorare cani, gatti e qualsiasi altro animale domestico poiché sono considerati delle cose, così come un’automobile, una casa o un iPhone, ed in quanto tali sono teoricamente delle fonti di reddito. Non è uno scherzo, è la verità. La giustizia italiana di fatto considera gli animali come “res”, cioè come cose, e quindi non avrebbero diritti né sentimenti. Poco importa alla fredda legislazione che invece gli animali domestici spesso e volentieri sanno amare di più e meglio degli stessi esseri umani.
Inoltre la legge vieta di pignorare oggetti di valore affettivo, quali fedi nuziali, quadri di famiglia ed oggetti sacri. Pignorare un animale domestico andrebbe a toccare la “ritorsione sull’affetto”, vale a dire una sorta di ritorsione psicologica sul debitore. Per legge è quindi pignorabile un cane o un gatto, ma in pratica è difficilmente attuabile. Anche se Equitalia non si ferma mai davanti a nulla.