Salute, negli Usa stop ai grassi idrogenati

Stando a quanto deciso dalla Food & Drug Administration le aziende negli Stati Uniti non potranno più utilizzare i grassi idrogenati per i prodotti alimentari. Le aziende americane avranno tre anni di tempo per adeguarsi a quanto decretato dalla Fda. Insomma l’ente pubblico americano che vigila su cibo e farmaci, sulla base di un serie di ricerche, ha stabilito che i grassi idrogenati detti anche grassi trans artificiali non sono sufficientemente sicuri per la salute umana. Si tratta di grassi che in genere vengono utilizzati in prodotti quali merendine, snack, cibi congelati, biscotti, pop-corn e patatine fritte. Vengono ritenuti pericolosi per la salute in quanto aumentano la produzione del colesterolo cattivo (LDL) a discapito di quello sano (HDL) e quindi favoriscono il rischio delle malattie cardiovascolari e anche di ictus. Trovano grande impiego nell’industria alimentare in quanto si tratta di grassi a basso costo molto più economici rispetto a quelli animali o vegetali, che servono a conservare più a lungo il prodotto senza che perda le sue caratteristiche. Stando a uno studio americano se a partire dal 2018 questi grassi non verranno più utilizzati saranno salvate 7mila vite umane e si potranno prevenire circa 20mila infartii.

 

Si sa quanto negli Stati Uniti l’obesità è una vera e propria epidemia che comporta costi notevoli per la sanità americana, non utilizzando più questi grassi si è stimato che gli Stati Uniti risparmieranno 140 miliardi di dollari nei prossimi vent’anni. Nel nostro paese invece tutt’al più è possibile trovare sull’etichetta dei prodotti la dicitura “senza grassi idrogenati” ma non esiste un esplicito divieto nell’utilizzarli da parte dell’industria alimentare.