Stando a uno studio condotto dall’Istituto di biologia cellulare e neurobio-logia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) di Roma, in collaborazione con il Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio, bere alcol per i futuri papà può avere degli effetti sulla salute del nascituro. Insomma niente fumo e alcol non solo per le mamme ma anche per i papà perché ne va di mezzo la salute del nascituro. In particolare stando a quanto emerso da questa ricerca, l’alcol va ad incidere sul fattore di crescita nervoso Ngf (Nerve Growth Factor) scoperto da Rita Levi Montalcini nel 1986, producendo un danno a diverse popolazioni cellulari neuronali e non neuronali. Per gli studiosi quando il padre è alcolista il suo Dna subisce delle modificazioni attraverso delle mutazioni oppure per effetto di meccanimismi epigenetici che sono ancora al vaglio da parte degli scienziati. I ricecatori sono arrivati a queste conclusioni dopo aver condotto uno studio sui topolini da laboratorio. Ai topi maschio è stata data una dose di alcol corrispondente a quella di un uomo adulto soggetto a un consumo cronico. I topi sono stati poi fatti accoppiare con le femmine che non avevano abusato di alcol.
In pratica dai risultati è emerso che l’esposizione paterna all’alcol sarebbe suscettibile di indurre nei figli una maggiore sensibilità agli effetti gratificanti dell’alcol, aumentando quindi il rischio di poterne fare abuso nella vita adulta. Il consiglio ai futuri papà è quello quindi di limitare il consumo delle bevande che contengono alcol in previsione di una gravidanza. Insomma per una volta tanto si potrebbe evitare che le colpe dei padri ricadono sui figli.
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