La ricerca è stata condotta dall’Università di East Anglia. Questo batterio si è quindi rivelato in grado di assorbire i gas prodotti dall’attività entropica e da quella naturale. Questo microrganismo risulta piuttosto comune nel suolo delle foreste del Nord Europa e la sua dieta è costituita dal metano, uno dei gas serra più nocivi per il nostro pianeta.
Insomma grazie alla sua capacità di nutrirsi dei gas più pericolosi per il nostro pianeta, questo agente microbico potrebbe tornare utile per contrastare il global warming, ovvero il riscaldamento globale.
Il batterio potrebbe quindi essere impiegato nelle aree dove si verificano delle perdite di gas tuttavia saranno necessari altri studi per approfondire l’applicablità di questa soluzione. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.