Cinque giorni fa nella notte del 6 maggio scorso un incendio si è sviluppato nell’area transiti del Terminal 3 dell’areoporto di Fiumicino mandando letteralmente in fumo mille metri quadrati dell’area commerciale. Le fiamme pare che si siano propagate a seguito del corto circuito provocato da un condizionatore portatile. Inoltre dopo l’incendio al Terminal T3 molti lavoratori sono dovuti ricorrere alle cure mediche, e ci sono stati anche casi di intossicazione da fumo. Ma a quanto pare i problemi non sono finiti qui. Se almeno l’areoporto è tornato alla normalità per quanto riguarda la ripresa dei voli, tuttavia si affaccia una ipotesi inquietante che non fa certo dormire sonni tranquilli ai lavoratori: l’amianto. Perché si paventa che nell’edificio interessato dall’incendio potesse esserci proprio questo noto cancerogeno. E’ questa la denuncia di alcuni lavoratori che hanno protestato davanti al Terminal 3 del Leonardo da Vinci. In particolare questo è quanto sottolinea Susi Ciolella dell’esecutivo provinciale confederale Usb: “A cinque giorni dall’incendio e dopo numerosi malesseri segnalati dai dipendenti all’Asl ha mandato i suoi ispettori in aeroporto. Abbiamo raccolto le preoccupazioni di uomini e donne che lavorano in aerostazione e avanzato richiesta alle autorità competenti. Vogliamo sapere se la situazione è a rischio, se possono lavorare tranquilli. Chiediamo di sapere con certezza se l’aria è pulita e se ci sono le particelle di amianto. I lavoratori hanno paura e vogliamo solo delle risposte in merito”.
Tuttavia la società Aeroporti Roma che gestisce lo scalo ha nettamente smentito questa ipotesi: “Nell’area andata a fuoco non c’è amianto, i risultati giunti in meno di 24 ore evidenziano che i valori riscontrati sono nettamente inferiori a quelli previsti dalla normativa nazionale e internazionale“. Fatto sta che la vicenda ha assunto anche dei risvolti giudiziari in quanto il procuratore di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per incendio colposo contro ignoti. L’obiettivo è di chiarire se la società Aeroporti Roma abbia osservato tutte le cautele necessarie e di sicurezza per impedire che si sviluppasse il rogo.
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