Dopo il caso di Orietta Berti che al Settimanale Nuovo ha raccontato di prendere 800 euro dopo una vita di lavoro, questa settimana è Leopoldo Mastelloni che racconta il suo caso. La crisi economica d’altronde non si fa sentire solo nelle famiglie italiane, ma anche per alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, di cui forse a torto, si favoleggia di chissà quali vite agiate, dissipate in molli ozi da sibariti. L’attore ha rivelato che percepisce solo 625 euro al mese dopo aver lavorato per 50 anni. All’Adnkronos l’artista napoletano ha raccontato tutto il suo sconforto “Ho una pensione da fame e penso al suicidio. Dopo 50 anni di lavoro e di contributi prendo 625 euro di pensione al mese. Se non avessi degli amici che mi aiutano a pagare l’affitto, prenderei 40 pillole di sonnifero e me andrei via: ci penso sempre più spesso a farla finita“ Insomma quella di Mastelloni è stata una vita dedicata all’arte, allo spettacolo, al teatro, ma purtroppo adesso si trova alle prese con una pensione davvero minima. Queste le ragioni da lui stesso spiegate che lo hanno condotto in questa situazione. “Purtroppo io ho saputo solo quando sono andato in pensione che questa sarebbe stata calcolata sugli ultimi tre anni di contributi, che nel caso mio e di chi fa il mio mestiere sono chiaramente scarsi, perché gli impegni e le chiamate con l’età si diradano. Eppure io ho fatto i miei primi versamenti nel 1965 e dal 1968 per un lunghissimo periodo lavorando in Rai ho versato tramite loro moltissimi contributi. Ed è mai possibile che mi debba trovare in condizioni di indigenza? Che me ne faccio allora di essere considerato un maestro del teatro? Vorrei meno onorificenze e più soldi francamente“. A causa di questa situazione l’attore ha raccontato che si trova a doversi fare lettarlmente i conti i tasca e quando va al supermercato sceglie solo i prodotti in offerta speciale. Grazie all’aiuto di Barbara Mastroianni, la figlia del grande attore, riesce ad andare avanti in qualche modo. Mastelloni ha anche raccontato di aver fatto richiesta della “Legge Bacchelli” che aiuta i cittadini illustri che si trovino in uno stato di necessità, ma non ha ancora ricevuto risposta. L’unico ad averlo aiutato, racconta, è stato Gino Paoli, che tramite la Siae gli ha fatto avere un contributo di 10 euro al giorno in quanto artista di chiara fama in situazione d indigenza.
Infine Mastelloni cede a uno sfogo amaro intriso di rabbia e delusione: “In Italia c’è gente che con pochi anni di mandato parlamentare prende pensioni da sogno e chi ha lavorato per 50 anni non può nemmeno pagarsi un tetto. Forse dovrei mettermi su un barcone a largo di Lampedusa per avere una maggiore assistenza dallo Stato. È una cosa indegna quello che succede in Italia. E ormai io spero che mi prenda un colpo il prima possibile perché non so cosa posso fare in questa situazione. E devo pure sperare che qualcuno mi faccia un funerale: perché lo Stato paga la bara ai clandestini ma a noi no“.
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